Il Forte Spagnolo, conosciuto anche come Castello Cinquecentesco, è un classico esempio di architettura militare, seppur mai utilizzato per scopi bellici, ma piuttosto come residenza del governatore spagnolo nel XVII secolo, come alloggio per i soldati francesi nel 1800 e per le truppe di occupazione tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale.
La fortezza è stata costruita nella prima metà del Cinquecento e ha una pianta quadrata con imponenti bastioni dalla caratteristica forma “a punta di lancia”, talmente solidi che avrebbero potuto resistere singolarmente agli attacchi eventualmente subiti dalla struttura centrale. I bastioni sono disposti verso i punti cardinali ed erano dotati di cisterne autonome per l’approvvigionamento dell’acqua.
All’interno ci ciascuno di essi si trovano le “casematte”, che proteggevano uomini e artiglieria, e le “contromine”, cunicoli che arrivavano alle fondamenta della struttura e servivano a bloccare le mine del nemico.
Punta di diamante della fortezza è il grande portale, sormontato da un’aquila bicipite, simbolo della Casa d’Austria, e dalla scritta “Ad reprimendam audaciam aquilanorum”.
Di particolare interesse, inoltre, sono i sotterranei della fortezza, che vennero per lungo tempo adibiti a carcere.
Il Castello è stato dichiarato monumento nazionale nel 1902 e nel 1951 ha subito un importante restauro, per poi ospitare il MUNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo. All’interno dei saloni ha trovato posto uno scheletro fossile di Mammuthus Meridionalis, risalente a un milione e trecentomila anni fa, scoperto nel 1954 in una cava di argilla, poco lontano da L’Aquila.
Oggi la Fortezza è oggetto di interventi di restauro resi necessari dal sisma del 2009.